Premio professionale -- ORO
Progettazione di espositori commerciali
Mocak, il nuovo Museo di Arte Contemporanea di Cracovia - a cura dell'arch. Claudio Nardi
Progetto
Introduzione
Nome del progetto:
Mocak, Museo di Arte Contemporanea di Cracovia, ex fabbrica O. Schindler.
Posizione:
30-702 Cracovia, via Lipowa 4
Progettista :
arch. Claudio Nardi e arch. Leonardo Maria Proli
Sede della città: Firenze, Italia
Sito web: HYPERLINK "http://www.claudionardi.it" www.claudionardi.it
E-mail di contatto: HYPERLINK "mailto:info@claudionardi.it" info@claudionardi.it
Anno di completamento: 2011
Fotografo:
I nomi dei fotografi sono riportati nel nome del file di ciascuna foto:
Marcin Gierat, Adam Golec, Adam Kozak, Alessandro Moggi, Claudio Nardi Architects, Rafal Sosin, Saint Gobain,
Superficie:
9 632 mq
Nome del premio:
MOCAK ha ricevuto il premio principale nella categoria Rivitalizzazione nell'ambito del concorso Polonia sempre più bella - I sette miracoli dei fondi europei, che mira a individuare e premiare le imprese di maggior successo cofinanziate dai fondi europei nel settore del turismo, delle infrastrutture sportive e ricreative, della progettazione urbana e della rivitalizzazione. I premi principali sono assegnati in sette categorie. Il progetto "La creazione del Museo d'arte contemporanea di Cracovia" è stato premiato nella categoria Rivitalizzazione.
Candidatura al Premio dell'Unione Europea per l'Architettura Contemporanea. Premio Mies van der Rohe 2013
2012 INTERNATIONAL SPACE DESIGN AWARD IDEA-TOPS - Best Design Nomination Award of Exhibition Space: Museo di Arte Contemporanea di Cracovia / 2012 / Shenzhen
Premio "Platynowe Wiertlo" 2012
Premio Internazionale Biennale "Barbara Cappochin" 2011 / Menzione d'onore internazionale.
Premio europeo di architettura Philippe Rotthier 2011
Premio Dedalo Minosse 2011 (VIII edizione 2010/2011) / Italia, Vicenza, Palazzo Barbarano
Progetto
DESCRIZIONE
Il Mocak, il nuovo Museo di Arte Contemporanea di Cracovia, costruito sul sito dell'ex fabbrica di Schindler, con un progetto in bilico tra memoria e futuro, apre un nuovo importante capitolo nella vita culturale della città.
L'impronta industriale, evocata dal tipico tetto a denti di sega degli edifici da conservare, ha rappresentato l'icona che ha ispirato l'intero progetto. Un'ala di cemento grezzo e industriale, alta 10 metri, funge da manifesto e da snodo tra la strada principale e la sequenza serpeggiante di itinerari e padiglioni espositivi che conduce il visitatore in profondità nell'area. Una nuova architettura, senza peso e scintillante, il rivestimento in fibrocemento scuro e il tetto a denti di sega in titanio-zinco abbracciano gli edifici esistenti e i nuovi padiglioni e li uniscono in un organismo unico.
L'edificio è diffuso e non monolitico, caratterizzato dalla somma armonica di molte esigenze, come la necessità di una forte visibilità complessiva e l'integrazione estetica e funzionale delle strutture esistenti.
Si è scelto infatti di realizzare un edificio che non superasse l'altezza degli edifici esistenti, entrando invece in dialogo con queste strutture attraverso il comune denominatore del riferimento alla copertura della fabbrica.
Il nuovo edificio si sviluppa su due livelli, il piano terra (altezza 390 cm) e anche, per necessità, un livello inferiore (altezza tra 450 e 600 cm). È completamente indipendente dagli edifici esistenti per ragioni di sicurezza e di carico statico.
La disposizione degli spazi è già chiara dall'esterno del complesso, evidenziata dalla parete grigio antracite in resina-cemento che si staglia dalla piazza d'ingresso, attirando il visitatore nel museo stesso attraverso la facciata vetrata a sud.
CLAUDIO NARDI
Segue una selezione di opere: dai progetti per il mondo della moda, ai musei, dallo spazio minimale dell'intimità e del domestico all'architettura su larga scala, il tutto corredato da grafica, fotografia e schizzi.